Tabella nutrizionale - FoodTicket 4

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LA TABELLA NUTRIZIONALE
Le indicazioni nutrizionali e la loro importanza per definire se
possiamo comsumare un alimento senza preoccuparci di vanificare gli sforzi
di una dieta bilanciata

I segreti nascosti degli alimenti
Come e quando va indicata la tabella nutrizionale...




A cinque anni di distanza dall’entrata in vigore del regolamento (UE) 1169/11 ,  é finalmente giunta l’ora di inserire la dichiarazione nutrizionale sulle etichette della quasi totalità degli alimenti confezionati.

Quali alimenti sono soggetti alla dichiarazione nutrizionale obbligatoria?

L’obbligo si applica solo ai prodotti  alimentari ‘preimballati’ destinati alla vendita al consumatore finale (nonché alle cosiddette collettività, ad esempio bar, esercizi pubblici e  di ristorazione, catering). Si noti bene, tuttavia, che nel caso di  alimenti destinati alla vendita a operatori commerciali – come le anzidette collettività – la tabella nutrizionale non deve  necessariamente venire stampata sull’etichetta, ma è sufficiente sia  trasmessa al cliente nei documenti commerciali (es. schede tecniche),  che devono in ogni caso accompagnare o precedere la spedizione.

Sono perciò esclusi i prodotti ‘preincartati per  la vendita diretta' (es. formaggi esposti in banco-frigo, avvolti nel  cellophane con etichetta adesiva del supermercato), gli 'alimenti venduti  sfusi' (es. legumi esposti nel sacco per la pesatura fai-da-te) e i cibi somministrati dalle collettività. Che però sono sempre e comunque  soggetti alle indicazioni obbligatorie e specifiche degli ingredienti allergenici.
Policeman
Una deroga di carattere generale è  stabilita a favore di una serie di prodotti (reg. UE 1169/11, Allegato  V) come gli alimenti non trasformati (che appartengano a un’unica  categoria di ingredienti, esempio insalate in busta), gli alimenti  trasformati sottoposti solo a stagionatura  (unica categoria di ingredienti, es. stoccafisso), le farine, le acque minerali, le micro  confezioni (quelle cioè la cui superficie più ampia sia inferiore a 25  cm²), aromi, spezie, erbe, dolcificanti, gelatine, enzimi, gomma da  masticare, bottiglie di vetro (marcate in modo indelebile), integratori  alimentari. E soprattutto, i prodotti realizzati da microimprese (meno  di 10 dipendenti e meno di <2 milioni di fatturato), venduti a  ‘livello locale’ (1)

Dove recuperare i valori nutrizionali da inserire nella tabella nutrizionale?

I ‘valori medi’ da dichiarare possono venire ricavati, sotto la libera e responsabile scelta dell’operatore, da tre fonti:
– analisi di laboratorio condotte dal produttore
– calcolo ‘effettuato a partire da valori medi (noti o effettivi) relativi agli ingredienti utilizzati‘,
– computo sulla base di dati ‘generalmente stabiliti e accettati‘ (la banca dati CREA, ad esempio).

Vale la pena, tuttavia,  annotare come il calcolo sulla base degli ingredienti possa risultare  falsato dai processi di lavorazione (es. lievitazione, cottura, stagionatura). E il ricorso alle banche dati a sua volta risulta poco  attendibile su alimenti soggetti a variazione di ricetta (es. pasta  ripiena, prodotti da forno, margarine, snack e merendine, gelati).
Tabella su prodotto
Come compilare la tabella?

La fantasia non è ammessa, la dichiarazione nutrizionale deve seguire un lessico e un ordine tassativo:
– energia (kJ, kcal),
– grassi,
– di cui acidi grassi saturi,
– carboidrati,
– di cui zuccheri,
– fibre (su base volontaria),
– proteine,
– sale (inteso come sodio, di qualsiasi fonte, per 2,5).

La dichiarazione va  sempre riferita ai 100 grammi o millilitri di prodotto, con facoltà di aggiungere i dati per porzione, purché essa sia chiaramente espressa e  si riporti altresì il numero di porzioni contenute nell’unità di  vendita. Per gli arrotondamenti e le tolleranze, ci si riferisce alle  linee guida della Commissione europea, riprese dal Ministero della  Salute con nota 16.6.2016. Si noti bene che l’energia deve venire sempre  espressa per unità (senza decimali) e il suo valore non è oggetto di  tolleranze, poiché i calcoli vanno eseguiti sulla base dei nutrienti dichiarati separatamente, per kcal e kJ  e devono risultare corretti.
Chi non ha l'obbligo di indicazione della tabella nutrizionale?

Le imprese artigiane e le PMI hanno facoltà di  astenersi dall’inserire la dichiarazione nutrizionale sulle confezioni,  secondo quanto previsto nel regolamento “Food Information to Consumers”,  allorché i loro prodotti siano “forniti direttamente dal fabbricante di  piccole quantità di prodotti al consumatore finale o a strutture locali  di vendita al dettaglio che forniscono direttamente al consumatore  finale” (reg. UE 1169/11, All. V, punto 19). Ma cosa si intende per  “fabbricante di piccole quantità di prodotti”, e cosa per “strutture  locali di vendita al dettaglio”? La circolare ministeriale del 16  novembre interpreta la previsione di cui sopra facendo richiamo sia a  precedenti definizioni normative (come quelle di “micro-impresa” e di  “vendita al dettaglio”), sia a precedenti interpretazioni di deroghe già  concesse agli operatori locali nell’ambito del cosiddetto Pacchetto  Igiene (reg. CE 852/04 e successivi). Breve sintesi a seguire.
L’esenzione della tabella nutrizionale vale anche in tutti i casi di somministrazione e di vendita di alimenti sfusi
Soltanto le micro-imprese sono esentate dall’obbligo  della dichiarazione nutrizionale. Vale a dire, secondo i parametri  europei, le imprese che abbiano meno di 10 dipendenti e un fatturato o  bilancio annuale inferiore ai 2 milioni di euro. Di fatto, ricade in  questa definizione buona parte di quelle realtà che in Italia vengono  considerate Piccole e Medie Imprese, e caratterizzano la produzione  agroalimentare nostrana. In ogni caso, secondo i Ministeri, la deroga  può venire applicata nei due soli casi di:
1) vendita diretta “dal produttore al consumatore”, senza  intermediazioni di sorta. Può essere il caso dei mercati rionali, le  sagre e le fiere, gli spacci aziendali e i negozi gestiti dal fornitore  stesso. La circolare precisa che l’esenzione opera anche in tutti i casi  di somministrazione e di vendita di alimenti sfusi (senza peraltro che  ve ne sia bisogno poiché tali casi sono sempre e comunque esclusi  dall’obbligo in esame, come accennato in apertura),
2) fornitura a strutture locali di vendita al dettaglio, o alle  collettività. I confini del “livello locale” della vendita rimangono  alquanto indefiniti, poiché si riferisce al concetto di territorio della  Provincia e delle “Province contermini” (1) a quella ove ha sede il  produttore, ponendo invece l’ambito nazionale quale limite  inammissibile.
Sono esentate le imprese che abbiano meno di 10 dipendenti e un fatturato inferiore ai 2 milioni di euro
In buona sostanza, la dimensione dell’organizzazione  produttiva é il criterio-guida per considerare l’operatività della  deroga. Le imprese con meno di 10 dipendenti e 2 milioni di fatturato  possono fornire alimenti preimballati senza tabella nutrizionale anche  tramite i canali della distribuzione moderna, purché essi non  raggiungano gli scaffali dell’intera Penisola (ma magari, ad esempio,  soltanto una delle 4 aree Nielsen in cui l’Italia é divisa).

Rimane da risolvere la questione degli alimenti forniti direttamente ai consumatori tramite ecommerce.  La micro-impresa che faccia ricorso alle nuove opportunità offerte dal  canale digitale dovrebbe poter beneficiare della stessa esenzione,  quand’anche il rapporto diretto col consumatore abbia luogo sul web, e  la consegna avvenga a domicilio piuttosto che nel luogo concordato con  un GAS (Gruppo d’Acquisto Solidale). A maggior ragione ove si consideri  la sostenibilità dei trasporti (un furgoncino può risparmiare l’impiego  di un centinaio di auto da parte di altrettanti utenti) e l’utilitá del  servizio per i non-automuniti.
Come Food Ticket risolve il problema della tabella nutrizionale
Il primo passo per realizzare la tabella nutrizionale in Food Ticket è quello di inserire nel modello di etichetta l'oggetto 'Tabella Nutrizionale' con l'editor.
Al primo inserimento, l'aspetto della tabella è nel formato classico, ovvero in forma tabellare e con l'indicazione degli elementi minimi obbligatori di legge di energia e nutrienti di base. E' possibile però modificare sia gli elementi visualizzati che l'aspetto generale della tabella cliccando sul pulsante con la matita che compare su di essa al passaggio del mouse.
Personalizzare l'aspetto della tabella in etichetta
Il pannello di configurazione della tabella prevede l'attivazione fino a cinque lingue, la specifica del layout (bordi e testata), e la scelta degli elementi da visualizzare (selezione distinta dei nutrienti).
Si noti la possibilità di visualizzare il R.I. (Reference Intake o GDA) ovvero la visualizzazione dei valori di riferimento per un adulto medio. Come anche il NRV (o RDA) per l'assunzione di riferimento di vitamine e sali minerali.
A completare la possibilità di espansione c'è la scelta di visualizzare i valori per porzione specificando la percentuale in peso che la porzione di prodotto ha rispetto ai 100g di analisi.

I valori nutrizionali di riferimento
Valori di riferimento GRA RDA
Per la determinazione del RI e del NRV, dal pannello GDA RDA delle Opzioni è possibile variare tutti gli elementi di riferimento riguardo elementi base e nutrienti. La possibilità di variazione è dedicata alla possibile evoluzione della legge e dell'apporto nutrizionale richieto per un adulto medio.
Tali coefficienti potrebbe essere rivisti o corretti in analisi future.

La tabella nutrizionale in testo semplice
Potrebbe risultare utile ridurre, nel caso di etichette molto piccole, la dimensione delle specifiche nutrizionali. Per questi casi la tabella può essere rappresentata dal solo testo lineare, mantenendo ovviamente tutti gli elementi obbligatori ed il ooro ordine di comparizione.
Questa impostazioni si ottiene semplicemente ponendo la spunta su 'Solo testo lineare' dal pannello delle opzioni. Tutti i contenuti saranno instantaneamente trasformati in tessto semplice.
La tabella nutrizionale con grafica a batteria
Una recente evoluzione della tabella è stata introdotta dalla Comunità Europea con l'introduzione dello schema a batteria. Ovvero una tabella nutrizionale a valutazione visiva dove ogni elemento è rappresentato da una batteria più o meno carica rapportandola a quanto il nutriente presente si avvicina al fabbisogno giornaliero di riferimento per un adulto medio.

Una volta inserita e configurata la tabella secondo le proprie necessità tecniche e grafiche l'etichetta non ha più bisogno di ulteriori configurazioni. La sola presenza in etichetta di una tabella nutrizionale informa Food Ticket che deve inserire in essa i valori calcolati dagli ingredienti o predefiniti in un prodotto senza nessun altra specifica. Ogni cambiamento in termini di prodotto o sostituzione di un ingrediente saranno subito riflessi nella stampa dell'etichetta che è aggiornata poco prima di essere inviata alla stampante.
Continua l'esplorazione delle funzionalità di FoodTicket tornando alla Home e visionando gli altri punti
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